Ho deciso di occuparmi di ortodonzia per una vocazione vera e propria: mi appassiona la continua variabilità delle situazioni cliniche che vanno interpretate e reinterpretate ogni volta. Questo aspetto unito alla possibilita’ di influenzare la crescita dell’individuo rendono estremamente cangiante ed affascinante tale branca della odontoiatria. Il campo di applicazione è molto ampio e notevoli sono le possibilità di collaborare con i colleghi delle altre discipline della medicina.
Mi occupo di seguire lo sviluppo cranio facciale del bambino dalla nascita ( i neonati con labiopalatoschisi richiedono l’applicazione di un dispositivo ortodontico gia’ nelle prime settimane di vita) per continuare nella varie fasi di crescita, fino al paziente adulto dove l’intervento ortodontico può avere una valenza sia estetica che funzionale.
Ci sono molti fattori che rendono il mio lavoro sempre nuovo e stimolante: innanzitutto le basi scientifiche per le quali seguo un continuo aggiornamento professionale, poi il naturale sviluppo e la crescita del paziente a cui segue una risposta individuale spesso imprevedibile (ognuno di noi può “reagire” in modo diverso ad una terapia ortodontica), infine la “motivazione” e la collaborazione del paziente e della sua famiglia (in particolare per le terapie con apparecchi mobili).